Metronapoli.it

FacebookYoutubeTelegramInstagramTwitter

E-Magazine & Web TV della Citta' Metropolitana di Napoli - Registrazione al Tribunale di Napoli 5113/2000

Archeologia, ipotesi suggestiva: i resti davanti Castel dell'Ovo sarebbero dell'antico porto greco

15/3/2018 - Sul lungomare di Napoli potrebbero essere state trovate tracce di un antico porto greco dell’antica Partenope. In particolare, nello spazio antistante il Castel dell’Ovo, ad una profondità variabile tra i 4 e i 6 metri e mezzo. È quanto è emerso dalle ricerche che sono state effettuate sulla base di un progetto finanziato dalla Libera Università IULM di Milano, i cui risultati sono stati presentati questa mattina al Palazzo Reale di Napoli alla presenza del Soprintendente Garella.

Sul lungomare di Napoli potrebbero essere state trovate tracce di un antico porto greco dell’antica Partenope. In particolare, nello spazio antistante il Castel dell’Ovo, ad una profondità variabile tra i 4 e i 6 metri e mezzo.

È quanto è emerso dalle ricerche che sono state effettuate lo scorso autunno dal gruppo di ricercatori guidato dall’archeologo marino Filippo Avilia sulla base di un progetto finanziato dalla Libera Università IULM di Milano, Dipartimento di Studi Umanistici, i cui risultati sono stati presentati questa mattina al Palazzo Reale di Napoli alla presenza del Soprintendente ai Beni Archeologici di Napoli, Luciano Garella.

Dall’11 al 15 ottobre scorso, infatti, nell’ambito del progetto Sea.Re.N. sono state effettuate prospezioni subacquee nelle due aree individuate come target di interesse storico archeologico. La prima posta a ponente di Castel dell’Ovo e parzialmente visionata nel 2016, la seconda posta a ridosso della scogliera di via Partenope.

Nell’area antistante via Parthenope si è rilevato un tracciato stradale tagliato nel tufo con ancora le tracce dei carri; un taglio semicircolare e un varco largo circa 36 m sempre intagliati nel tufo. Tutti questi manufatti sono indubbiamente opera dell’uomo. La  profondità è di circa 4 metri.

Nell’area antistante il versante di ponente di Castel dell’Ovo si è rinvenuta una cresta di tufo attraversata da 4 gallerie con taglio trapezoidale, larghe circa 1,50 m, alte circa 2,00 m e lunghe fra i 4 e i 7 metri. La profondità è fra i 4 e i 6,50 m.

Allo stato attuale l’unico dato certo è che si è in presenza di manufatti umani effettuati quando l’area era in emersione.

Si potrebbero, ipoteticamente ma è da approfondire, collegare ad un approdo della antica colonia di Palaepoli/Parthenope (vissuto dalla metà del VII alla metà del VI a.C.) stanziata sulla sommità di Pizzofalcone.