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Teatro Grande degli Scavi, prende il via con la “Salomè” di Oscar Wilde la rassegna POMPEII THEATRUM MUNDI 2018

15/6/2018 - Sarà la Salomè di Oscar Wilde nella messa in scena firmata da Luca De Fusco a dare il via, il 21 giugno prossimo, alla seconda edizione della rassegna di drammaturgia antica del Teatro Stabile di Napoli - Teatro Nazionale promossa in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei. Una rivisitazione originale cui seguiranno l’Oedipus di Robert Wilson (5, 6, 7 luglio), Non solo Medea di E. Greco e P. C. Scholten (12,13, 14 luglio), e da Siracusa l’Eracle di Emma Dante (19, 20, 21 luglio), per un totale di quattro spettacoli di cui tre in prima mondiale.

Si apre giovedì 21 giugno al Teatro Grande di Pompei la seconda edizione di Pompeii Theatrum Mundi, la rassegna di drammaturgia antica promossa dal Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei.

Alle 21.00, sul palcoscenico del bellissimo teatro romano, andrà in scena in prima assoluta la Salomè di Oscar Wilde, nella traduzione di Gianni Garrera, su adattamento e regia di Luca De Fusco, che vede protagonisti Eros Pagni nel ruolo di Erode, Gaia Aprea in quello di Salomè, Anita Bartolucci nei panni di Erodiade, Giacinto Palmarini in quelli di Iokanaan. Con loro Alessandro Balletta, Silvia Biancalana, Paolo Cresta, Luca Iervolino, Gianluca Musiu, Alessandra Pacifico Griffini, Carlo Sciaccaluga, Paolo Serra, Enzo Turrin.

«Salomè – ha affermato De Fusco – è un grande archetipo, un simbolo eterno di amore e morte. I registri che Wilde usa oscillano tra il drammatico, l’ironico, l’erotico, il grottesco in una miscela molto ambigua e di difficile rappresentazione proprio per i suoi meriti, ovvero per la sua originalità, che la fa solo in apparenza somigliare ad una tragedia greca mentre in realtà ci troviamo di fronte ad un’opera unica nel genere. È inoltre enigmatica ed inafferrabile la natura della protagonista e il suo desiderio di amore e morte che non trova logiche spiegazioni. Credo che l’amore/odio di Salomè per Iokanaan sia figlio di quel desiderio mimetico su cui l’antropologo René Girard ha scritto pagine memorabili. In sostanza, a mio avviso, Salomè ama talmente il profeta da volersi trasformare in lui stesso. Non può e non vuole uscire da una dimensione narcisistica dell’amore e quindi si specchia nel profeta».

Lo spettacolo della Salomè replicherà venerdì 22 e sabato 23 giugno sempre alle ore 21.00. La durata è di 1h 30’.

La Salomè è il primo dei quattro spettacoli della seconda edizione della rassegna, un progetto quadriennale immaginato per il Teatro Grande del più imponente sito archeologico del mondo qual è Pompei, che si inserisce nel più vasto programma di promozione del Parco Archeologico campano

Il 5, 6 e 7 luglio il secondo spettacolo in programma è a firma di Robert Wilson, tra i maggiori interpreti dell’arte e della scena contemporanea, che al Teatro Grande di Pompei presenterà in prima assoluta Oedipus, da Oidípus týrannos di Sofocle, che vede protagonisti due grandi interpreti come Mariano Rigillo e Angela Winkler.

Nel progetto immaginato dal direttore artistico Luca De Fusco per Pompei trova spazio anche la grande danza contemporanea. Il 12, 13 e 14 luglio, in prima assoluta, i coreografi Emio Grego e Pieter C. Scholten del Ballet National de Marseille (Francia) presentano lo spettacolo Non solo Medea, tratto da Euripide, Sofocle e altri autori greci, con la partecipazione dell’attrice Manuela Mandracchia.

Quarto e ultimo spettacolo della rassegna, l’Eracle di Euripide nella messa in scena a firma della regista palermitana Emma Dante, che approda al Teatro Grande di Pompei il 19, 20 e 21 luglio. 

Informazioni su servizio navetta, visite guidate, parcheggi e ristoranti convenzionati, sconti e agevolazioni: www.teatrostabilenapoli.it