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Il concorso che premia i detenuti che vogliono cambiare vita

2/10/2018 - Istituto penale per minorenni di Napoli – Nisida: si terrà il 5 ottobre 2018 l’undicesima edizione del Premio “Carlo Castelli” per la solidarietà, concorso letterario destinato ai detenuti delle carceri italiane.

Il concorso che premia i detenuti che vogliono cambiare vita
Istituto penale per minorenni di Napoli – Nisida: si terrà il 5 ottobre 2018 l’undicesima edizione del Premio “Carlo Castelli” per la solidarietà, concorso letterario destinato ai detenuti delle carceri italiane.
Imparando dagli errori del passato si può aprire un nuovo capitolo della propria esistenza e si può davvero fare qualcosa di buono ed utile non solo per se stessi, ma anche per gli altri. A scrivere sono centinaia di reclusi che ogni anno partecipano con le proprie opere al Premio “Carlo Castelli” per la solidarietà, concorso letterario destinato ai detenuti delle carceri italiane promosso dalla Società di San Vincenzo De Paoli con la collaborazione del Ministero della Giustizia ed il patrocinio di Camera e Senato.
Il tema dell’undicesima edizione, che quest’anno si tiene a Napoli, presso l’Istituto penale per minorenni di Nisida, è: “Un’altra strada era possibile: che cosa cambierei nella società e nella mia vita”. Alla cerimonia di assegnazione dei premi seguirà un convegno dal titolo: “Strade sbagliate, vie alternative”, con la presenza di esperti relatori, tra cui Luigi Accattoli, Maria Rita Parsi, Laura Nota, Ettore Cannavera e la partecipazione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio on. Vincenzo Spadafora.
E’ importante sottolineare il ruolo pedagogico del carcere, che non deve essere solo punitivo ma riabilitativo: “Scrivere - ha commentato il Presidente nazionale della Società di San Vincenzo De Paoli Antonio Gianfico - è un modo per restituire almeno ciò che è possibile alla società, a chi è rimasto offeso, vittima di reati e di crimini. Per questo motivo abbiamo deciso di coinvolgere ancora di più i detenuti affinché con le loro testimonianze producano frutti non solo all’interno del carcere, ma anche all’esterno”.
Sono oltre 230 gli elaborati pervenuti alla giuria. Tra questi Tra i numerosi elaborati pervenuti alla giuria da molti istituti penitenziari di tutt’Italia, tre sono stati premiati, dieci segnalati e tutti dieci sono stati segnalati raccolti nell’antologia: “Alla ricerca della strada perduta”, insieme alle prime tre opere premiate. La formula del concorso è particolare, perché si basa sulla solidarietà nella condivisione dei premi che vengono suddivisi tra il vincitore e una buona causa nel sociale, per permettere a chi ha sbagliato nella vita di riscattarsi offrendo un contributo alla società.
 


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