18/11/2021 - Manca sempre meno all’apertura della prima università di Bacoli. In particolare, a Villa Ferretti, bene confiscato alla camorra, nascerà la prima sede universitaria del comune flegreo.
Manca sempre meno all’apertura della prima università di Bacoli. In particolare, a Villa Ferretti, bene confiscato alla camorra, nascerà la prima sede universitaria del comune flegreo. “Noi avevamo un sogno – ha raccontato Josi Della Ragione, sindaco di Bacoli – quello di realizzare la prima sede universitaria utilizzando il nostro vasto patrimonio archeologico e culturale. Adesso siamo riusciti a farlo in sinergia con l’Università Federico II di Napoli. Di qui a breve, infatti, porteremo in Consiglio Comunale il protocollo d’intesa. La cosa ancor più straordinaria è che questo sogno si realizza a Villa Ferretti, un patrimonio sottratto ai clan. Il suddetto bene venne confiscato 22 anni fa alla camorra ed è rimasto chiuso al territorio. Noi apriremo per la prima volta la Villa al popolo di Bacoli”.
Villa Ferretti sorge sulla costa, ai piedi del Castello Aragonese, l’Università avrà anche una spiaggia libera e la discesa al mare. Un clima indubbiamente suggestivo per quanti potranno frequentarla. “L’intesa è stata fatta direttamente con il rettore Lorito e tutto il suo staff. L’idea – ha aggiunto Della Ragione – è quella di fare di Villa Ferretti un centro studi sull’archeologia subacquea. Quindi stiamo coinvolgendo la sovraintendenza dei beni culturali, dell’archeologia subacquea ed il Parco Archeologico dei Campi Flegrei”.
Villa Ferretti sarà quindi un centro studi sull’archeologia subacquea, ma non solo. “Si tratterà – prosegue il primo cittadino – un vero e proprio luogo di ritrovo. Infatti, è presente anche una discesa su una spiaggia libera, una rarità dalle nostre parti. Anche grazie alla sua posizione strategica, si inserisce al centro del percorso culturale che parte dalle terme di Baia, alla Città Sommersa, attraversando la Villa per poi raggiungere il Castello Aragonese, la Piscina Mirabilis e tanto altro”. Infatti, l’apertura del suddetto bene confiscato alla camorra si inerisce in un progetto ancor più grande di valorizzazione del territorio, come spiegato dallo stesso sindaco. “Stiamo portando avanti – dichiara – la realizzazione di lavori pubblici per almeno 3 milioni di euro che, fino a questo momento, erano bloccati. E’ inoltre pronto un nuovo finanziamento, di circa 700mila euro, che abbiamo ottenuto grazie alla sinergia con la Prefettura di Napoli per la valorizzazione della Villa Romana che si trova all’interno proprio di Villa Ferretti. Si tratta di una Villa, simile alle Terme di Baia, che attraverso questi fondi verrà riportata alla luce”.
La nuova sede dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che sorgerà appunto a Villa Ferretti, un bene che fino a poco più di 20 anni fa era nelle mani della camorra, assume quindi anche un significativo valore sociale. “Un modo per dimostrare che lo Stato, attraverso il buon lavoro dei Comuni, può convertire un bene della malavita organizzata in un’eccellenza”, afferma con orgoglio il sindaco Della Ragione che aggiunge: “Ancor di più in una città come quella di Bacoli, che vive purtroppo in dissesto, in una carenza di personale. Pertanto, è per noi un orgoglio uscirne attraverso la cultura. Io ho sempre avuto il timore del dissesto economico e della relativa carenza di fondi. Però, mi preoccupa ancor di più il dissesto sociale e culturale. Bacoli ha bisogno di una rivoluzione culturale, che gli faccia comprendere l’importanza del territorio in cui vivono”.
Non manca molto a quando studenti, professori e ricercatori dell’Università Federico II potranno accedere ai suggestivi spazi di Villa Ferretti ed al suo incantevole panorama. Per il momento non si conosce la data di apertura, però “sicuramente per inizio anno prossimo saremo pronti. Il protocollo già c’è, dobbiamo solo approvarlo. Si stanno ultimando i lavori degli interni”, ha concluso il sindaco.