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Giro d’Italia, la Napoli – Napoli dell’11 maggio: firmato Protocollo d’Intesa per la tappa più bella del mondo

20/3/2023 - È stato sottoscritto questa mattina dal Sindaco della Città Metropolitana di Napoli e dai Sindaci dei Comuni attraversati dalla tappa un documento per la migliore riuscita del programma che vedrà la Corsa rosa partire e arrivare nel capoluogo dopo aver attraversato l’area interna del Vesuvio, Pompei, Ravello, Amalfi, Positano, Sorrento, l’area costiera e il Miglio d’Oro. Un percorso di 162 km con un dislivello di 2.800 metri che vedrà l’arrivo sul lungomare di via Caracciolo. In cantiere tanti iniziative collaterali. Manfredi: “Dopo il successo dello scorso maggio un’altra grande occasione di valorizzazione della nostra Città”

Entra nel vivo l’organizzazione della sesta tappa del Giro d’Italia, la Napoli – Napoli di giovedì 11 maggio, da molti definita la tappa più bella del mondo, voluta fortemente dal Sindaco della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi, anche per il 2023 nell’ottica della valorizzazione dell’intera area metropolitana di Napoli.

È stato sottoscritto questa mattina, infatti, nella sede di piazza Matteotti, il Protocollo d’intesa che stabilisce i ruoli e i rapporti che la Città Metropolitana, il Comune di Napoli e gli altri Comuni che saranno attraversati dalla Corsa rosa dovranno svolgere per la migliore riuscita del programma che vedrà i corridori partire dal capoluogo, attraversare l’area interna del Vesuvio fino a Pompei e alla sua area archeologica, poi salire sul Valico di Chiunzi per planare su Ravello e Amalfi per raggiungere successivamente Positano, Sorrento e risalire la penisola sorrentina e la fascia vesuviana costiera per giungere nuovamente a Napoli, dove i corridori si sfideranno per la vittoria.

A firmare il documento il Sindaco Manfredi, nella veste anche di primo cittadino del capoluogo, e i Sindaci e i delegati dei Comuni di Boscoreale, Castellammare di Stabia, Cercola, Ercolano, Massa Lubrense, Meta, Ottaviano, Piano di Sorrento, Pollena Trocchia, Pompei, Portici, San Giorgio a Cremano, San Giuseppe Vesuviano, Sant’Agnello, Sant’Anastasia, Sant’Antonio Abate, Somma Vesuviana, Sorrento, Terzigno, Torre Annunziata, Torre del Greco e Vico Equense. All’evento sono intervenuti anche il Consigliere Metropolitano Delegato a Sport, Giovani ed Eventi, Sergio Colella, il Vicesindaco metropolitano, Giuseppe Cirillo, i Consiglieri metropolitani Ilaria Abagnale e Giuseppe Tito, nella veste anche di Sindaci rispettivamente di Sant'Antonio Abate e Meta, oltre a Luciano Borrelli e Domenico Esposito Alaia e, in collegamento, il direttore del Giro d'Italia, Mauro Vegni di  RCS Sport, organizzatrice della Corsa.

L’intesa: Ruoli e competenze

In virtù dell’intesa, la Città Metropolitana ha assunto l’impegno di coprire economicamente le spese necessarie per ospitare la tappa - pari a 244mila euro, già stanziati - e a dare il più ampio risalto alla manifestazione ciclistica attraverso i propri canali social e il portale istituzionale, dove verrà allestita una apposita sezione, acquisendo anche materiali di comunicazione dai comuni interessati al fine di diffondere un’immagine coordinata dell’area metropolitana tutta. L’Ente di piazza Matteotti si è impegnato, altresì, a impiegare il Corpo di Polizia Metropolitana per le attività di supporto e a intervenire nei tratti stradali di propria competenza per tutte le attività manutentive e di controllo richieste dall’organizzazione della manifestazione ciclistica. La Città Metropolitana ha già stanziato, infatti, 11 milioni di euro per la sistemazione delle strade del comune di Napoli e degli altri comuni che saranno attraversate dal Giro.

Il Comune di Napoli ha assunto il ruolo di capofila, per cui si occuperà di tutti gli aspetti amministrativi con RCS Sport. Il capoluogo parteciperà, inoltre, alla promozione dell’evento insieme agli altri Comuni, che hanno assunto su di sé, dal canto loro, tutti gli oneri di competenza territoriale derivanti dalla manifestazione.

Il Giro d’Italia nella Città Metropolitana di Napoli anche per la 106ª edizione

La tappa toccherà, quindi, alcuni dei luoghi più belli al mondo, come Napoli, il Vesuvio, Pompei, le meraviglie delle due costiere, amalfitana e sorrentina, il Parco archeologico di Ercolano e la Reggia di Portici, il Miglio d’Oro.

“Il Giro d’Italia rappresenta una grande vetrina internazionale per la Città Metropolitana di Napoli. Dopo il successo dello scorso maggio – ha affermato il Sindaco Manfredi - abbiamo voluto che anche per questa edizione il Giro facesse tappa a Napoli per un’altra splendida occasione di valorizzazione della nostra terra, che non ha eguali al mondo. La Napoli - Napoli 2022 si è classificata al 3° posto come valore in visibilità TV mondo, con dati di audience molto lusinghieri sia per la tv italiana che per i network dei 200 Paesi dei 5 continenti che seguono la Corsa, oltre che in ambito digitale. Tra l’altro con indici di gradimento altissimi. Sappiamo bene che anche queste manifestazioni concorrono a rafforzare il brand Napoli a livello internazionale, e i risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti”.

“E non è tutto: non solo i potenziali turisti, ma soprattutto i napoletani hanno preso consapevolezza della bellezza della propria terra e ne sono stati orgogliosi. Il senso di appartenenza di una comunità a un territorio è fondamentale per la sua tutela e il suo sviluppo”, ha concluso il Sindaco Metropolitano.

“Napoli si appresta a vivere dei momenti importanti – ha sottolineato, invece, il Delegato Colella - per quanto riguarda lo sport, che coinvolgeranno la città e tutta l’area metropolitana. Noi stiamo lavorando affinché tutto sia pronto e questa nuova immagine, vincente, del territorio possa consolidarsi e diventare strutturale, garantendo sviluppo duraturo soprattutto per i nostri giovani”.

Ma il Giro non sarà solo corsa. La ‘settimana rosa’

Come e più dello scorso anno, la tappa del Giro d’Italia costituirà l’occasione per la realizzazione di un programma di eventi collaterali che animerà il territorio nel giorno della corsa ma anche in quelli precedenti e successivi, sia sotto il profilo sportivo che culturale, per una vera e propria ‘settimana rosa’. Il Protocollo sottoscritto oggi servirà anche a definire un calendario integrato tra tutti i soggetti interessati.

In cantiere ci sono già diverse iniziative, come ad esempio l’apposizione di una targa dedicata a Fausto Coppi presso lo stadio Albricci a Napoli, manifestazioni in collaborazione con la sezione campana della Federazione Ciclistica Italiana, momenti dedicati alla prevenzione per le donne e all’approfondimento scientifico dell’uso della bicicletta ad opera del Dipartimento di Fisica dell’Università Federico II di Napoli.

Ma, soprattutto, il passaggio del Giro costituirà l’occasione per approfondire il tema della mobilità sostenibile e green per la Città Metropolitana, che si appresta ad approvare in via definitiva il PUMS, il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile cui è collegato il Biciplan, ovvero il piano di piste ciclabili sul territorio che servirà a implementare l’uso della bici come mezzo di trasporto non inquinante per i cittadini.

La tappa

Il Giro arriverà a Napoli per la 46ª volta. In questa speciale graduatoria, Napoli è terza dopo Milano e Roma. La Napoli – Napoli 2023 sarà una di quelle che gli organizzatori definiscono ‘tappe mosse’, nervose: non certo, dunque, tappe per scalatori, ma nemmeno necessariamente destinate ai finisseur, ai velocisti. Una tappa breve, di 162 km con un dislivello di 2.800 metri, ma intensa, che potrà regalare delle sorprese. Due traguardi volanti, a Sant’Antonio Abate e a Sorrento, due i gran premi della montagna, uno sul Valico di Chiunzi, al 48° chilometro e un’altitudine di 683 metri, e uno al km 95, a Sant’Agata sui due Golfi in località Picco Sant’Angelo, a 469 metri – con vista sulla costiera sorrentina e amalfitana, Capri la tocchi con le mani - dal quale si scenderà verso Sorrento per gli ultimi 50 km, tutti pianeggianti, che porteranno al traguardo di Napoli probabilmente un gruppo ristretto di corridori.

Il coefficiente di difficoltà è di 2/5, ma se ci fosse un coefficiente di bellezza sarebbe molto probabilmente oltre il massimo consentito.