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Lunedì 16 gennaio, in Sala Nugnes, convegno “Talking to the trees - Il Turismo sessuale sui minori”

13/1/2017 - Lunedì 16 gennaio, alle ore 10.00, nella Sala Nugnes del palazzo di Via Verdi, in occasione di una seduta congiunta delle Commissioni Cultura e Welfare del Comune di Napoli, si svolgerà il convegno "Talking to the trees - Il Turismo sessuale sui minori” nel corso del quale politici, magistrati, esperti, si confronteranno sul tema del turismo sessuale.

Lunedì 16 gennaio, alle ore 10.00, nella Sala Nugnes del palazzo di Via Verdi, in occasione di una seduta congiunta delle Commissioni Cultura e Welfare del Comune di Napoli, si svolgerà il convegno "Talking to the trees - Il Turismo sessuale sui minori” nel corso del quale politici, magistrati, esperti, si confronteranno sul tema del turismo sessuale.

Il dibattito, promosso dalla Presidente della Commissione Cultura del Comune di Napoli e Consigliera Delegata al Patrimonio Culturale della Città Metropolitana, Elena Coccia, e dalla Presidente della Commissione Welfare del Comune, Maria Caniglia, prenderà le mosse dalla proiezione del trailer del film “Talking to the trees” della regista napoletana Ilaria Borrelli - appena candidato al David di Donatello e già vincitore di numerosi premi – che martedì 17 sarà proiettato alla Camera dei Deputati.

Insieme con la regista e con le Presidenti delle Commissioni organizzatrici, prenderanno parte alla discussione Patrizia Esposito e Maria de Luzenberger Milnernsheim, rispettivamente Presidente e Sostituto Procuratore del Tribunale per i Minorenni di Napoli, gli Assessori alla Cultura, Nino Daniele, ed al Welfare, Roberta Gaeta, del Comune di Napoli, personalità del mondo della cultura, delle istituzioni e delle organizzazioni che si occupano del tema.

Sono 40 milioni i bambini vittime del turismo sessuale nel mondo. Ed è un fenomeno – purtroppo per la facilità dei contatti dovuta al diffondersi di internet - in tragico aumento: questo numero cresce di circa 3-4 milioni all’anno. Con un giro d’affari equiparabile ormai a quello del traffico di droga o di armi. Non si tratta, tuttavia – come potrebbe facilmente pensarsi – di un problema relegato alle zone più povere dell’Asia o dell’Africa: nel nord America, ad esempio, si contano 600mila minori obbligati a prostituirsi, mentre per la stessa ragione in Europa, nella civile Europa, ogni anno scompaiono circa 250mila bambini.

Il dibattito prenderà le mosse proprio dalla proiezione del trailer del film “Talking to the trees” della regista napoletana Ilaria Borrelli, appena candidato al David di Donatello e già vincitore del Premio come Miglior Film al Festival Los Angeles Women International ed al Miami Women in Arts International ed in competizione ufficiale ai Festival di Montreal, di Madrid International, di Lucerna, di Victoria e di Monaco.

Il film “Talking to the trees” ha avuto un enorme successo in Francia, uscendo in 160 copie, e sta per uscire in sala in America; è stato già proiettato all’ONU ed al Parlamento Europeo e proprio il prossimo martedì 17 gennaio sarà proiettato alla Camera dei Deputati. Racconta una storia vera, ambientata in Cambogia, dove purtroppo il fenomeno assume caratteri raccapriccianti: in quelle terre ci sono bambini che vengono iniziati alla prostituzione all’età di 5 o 6 anni, e che raccontano di avere anche più di 20 clienti al giorno. Non si tratta, tra l’altro, solo di clienti stranieri: quelli locali sono forse più numerosi e sicuramente più crudeli, a causa purtroppo anche di credenze popolari secondo le quali avere rapporti sessuali con infanti vergini procurerebbe il ringiovanimento del corpo e dello spirito e aiuterebbe a guarire dalle malattie. 

Molte personalità che si occupano di minori sostengono questo film: il Re e la Regina del Belgio, Bernadette Chirac, l'Imperatrice Faradhiba, Carole Bouquet, Fanny Ardant, Nicole Garcia, Patrick Chesnais, tutti hanno dato il loro contributo a questa opera, che - produzione completamente italiana - é stata finanziata completamente in crowd funding con un budget di 150.000 dollari ed è sostenuta da tante organizzazioni umanitarie tra cui CARITAS, UNICEF, ECPAT, Terres des Hommes, che spesso continuano a proiettarla in festivals e luoghi istituzionali.