20/6/2017 - Orestea, Prometeo, Antigone, Le Baccanti e Fedra: sono queste le cinque rappresentazioni teatrali che avranno luogo nell'anfiteatro romano di Pompei, per riprodurre le opere che hanno caratterizzato la storia del teatro in Occidente, strumento di grande importanza sia sociale che individuale.
Dal 2014 Pompei ha restituito le scene del Teatro Grande al pubblico internazionale con un ricco ventaglio di spettacoli. Quest’anno quello che è ormai diventato un tradizionale appuntamento viene arricchito della collaborazione con il Teatro Mercadante che, attraverso una prestigiosa rassegna di drammaturgia antica, si inserisce in modo naturale nello spazio delle scene di Pompei. Nel far rivivere al pubblico l’unicità e la sacralità di questi luoghi, Pompei si profila come laboratorio di arte e cultura, palcoscenico del mondo aperto alla tradizione e all’innovazione. Tra giugno e luglio 2017 il Teatro Stabile di Napoli - Teatro Nazionale organizza in questa sede una rassegna di drammaturgia antica, scelta tanto importante quanto naturale. Dall’Orestea al Prometeo, dall’Antigone a Le Baccanti a Fedra nelle regie di De Fusco, Luconi, De Rosa, Cerciello, testi di Eschilo, Sofocle, Euripide, saranno presentati nel luogo in cui, con tutta probabilità, furono messi in scena già in epoca romana. La struttura architettonica, consente un equilibrio perfetto tra la concentrazione di uno spazio al chiuso ed il fascino di uno spazio all’aperto. Le parole e gli sguardi degli attori non si disperdono nella cavea pompeiana e raggiungono lo spettatore nella loro pienezza riproducendo le funzioni educative tipiche del teatro greco, che fu strumento essenziale per la rappresentazione del sé, e per alimentare il senso di giustizia, contemporaneamente, il pubblico è proiettato nella distesa archeologica di Pompei, museo a cielo aperto, luogo ricco di storia, che più di ogni altro posto può al meglio aiutare a riprodurre opere di tanta bellezza e importanza, non solo storica, ma soprattutto sociale.
Il Programma:
Orestea (22-25 Giugno)
Rappresentata a giorni alterni in due sezioni, Agamennone e Coefore-Eumenidi, l’edizione che sarà presentata è molto fortunata: ha vissuto per due stagioni ed è stata presentata in alcuni tra i maggiori teatri d’Italia e nella prestigiosa sede del Teatro Lliure di Barcellona. È stata dichiarata spettacolo dell’anno dal maggiore premio teatrale italiano e ha registrato, ovunque sia stata rappresentata, grande successo di pubblico e critica.
Antigone (5-6 Luglio)
Secondo titolo scelto per la rassegna a Pompei, è considerato uno dei capolavori della letteratura occidentale. La versione che sarà presentata, recitata in lingua francese, proviene dal Senegal ed immerge il grande apologo sulla giustizia di Sofocle nel mondo africano. Lo spettacolo è frutto dell’intenso lavoro sul territorio di Massimo Luconi, già direttore del Teatro Metastasio di Prato e regista dell’ultimo bellissimo, lancinante spettacolo di Mariangela Melato.
Prometeo (dal 30 Giugno al 2 Luglio)
Il testo riguarda uno dei miti più grandi e misteriosi che ci provengono dall’antichità. Protagonista assoluto Luca Lazzareschi, attore tra i maggiori della generazione di mezzo, artefice di grandi successi con personaggi come Oreste, Amleto, Antonio, Macbeth.
Le Baccanti (14 e 16 Luglio)
Infine il ciclo viene concluso da due tra i testi più misteriosi e simbolici di tutta la drammaturgia antica. Il primo è Le Baccanti, un testo che tratta temi sanguinosi e deliranti che antropologi, psicoanalisti e ovviamente grecisti di tutto il mondo studiano da secoli. Qual è il significato profondo delle metafore su amore e morte che Baccanti espone in modo tanto coinvolgente quanto enigmatico?
Fedra (22-23 Luglio)
Proverà a dare una risposta a questa domanda uno dei registi più filosofici del nostro panorama che ha spesso messo in scena testi dal grande impatto concettuale: da numerosi Shakespeare ad una recente, bellissima Fedra. Andrea De Rosa, già direttore del Teatro Stabile di Napoli, ha scelto personalmente questo specifico testo di Euripide e non mancherà di metterlo in scena in modo ispirato ed originale.
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