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Pompei, Casa dei Vettii risplende dopo 20 anni di restauro

12/1/2023 - Il taglio del nastro è uno dei momenti che resteranno nella storia di Pompei e dell'archeologia mondiale, perché la Casa dei Vettii non è solo una delle più ricche di affreschi e statue e una delle meglio conservate del sito archeologico, ma racchiude un pezzo importante della storia della città, in grado di svelare i segreti del mondo romano.

Tornano visitabili sale e affreschi. Sangiuliano, ambiente unico

L'apertura era prevista alla fine dello scorso anno, poi era slittata per il maltempo.

Un altro piccolo intoppo dopo quelli che hanno costellato i ben 20 anni di restauro di questo tesoro che ora finalmente tutti possono ammirare. A Pompei per l'occasione c'è il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, dirigenti, autorità locali e soprattutto gli addetti al restauro nella tuta bianca che li ha accompagnati nella realizzazione di questa impresa.
La casa, infatti, era assolutamente non agibile, pericolante negli spazi esterni e interni. Una squadra composta da archeologi, geologi, ingegneri, architetti, persino esperti di giardinaggio, che ha non solo ridato splendore alle pitture, ma ha anche rimesso in sesto la struttura, adeguandola alle norme sismiche.
"Per noi questo è un giorno molto importante, perché la Casa dei Vettii è la Cappella Sistina di Pompei" ha detto il direttore generale del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel.
"Questo luogo non poteva restare più chiuso - ha aggiunto il direttore generale Musei del MiC, Massimo Osanna -. Era veramente uno scandalo che non si potesse visitare. Tutti i turisti rimanevano delusi perché la casa era chiusa, tanto che nel 2016 abbiamo deciso di riaprire quantomeno l'atrio con un restauro veloce". "La riapertura della Casa dei Vettii - ha spiegato Sangiuliano - è il coronamento di un percorso pluriennale di pieno recupero degli Scavi di Pompei. Da oggi il pubblico potrà tornare ad ammirare un ambiente unico nel suo genere, inaccessibile da vent'anni". Il ministro ha sottolineato la necessità che si crei un sistema in grado di valorizzare tutti i siti archeologici della Campania.