2/2/2023 - Il Wwf Terre del Tirreno lancia un accorato appello a chi dovrà attuare la riqualificazione della pineta "Le Tore" di Sorrento: non tagliate altri alberi che non siano già morti, spezzati o caduti.
Sorrento, si va verso la bonifica del sito
Il polmone di verde sorrentino, andato distrutto nel 2017 per un incendio e ulteriormente devastato da una tempesta nel 2018, senza dimenticare il varo di motoseghe che portò alla definitiva eliminazione di alberi, ha ottenuto un provvisorio dissequestro da parte della Procura di Torre Annnunziata che ha chiesto al comune di Sorrento per bonificare il sito, di eseguire saggi al piazzale dell'eliporto e predisporre il progetto esecutivo di riqualificazione.
Avendo di tempo fino al 15 marzo. Perché dopo questa data inizierà la delicata fase di nidificazione dell'avifauna. il WWF Terre del Tirreno ha inviato a tal proposito una dettagliata relazione tecnica con osservazioni al progetto di riqualificazione della pineta col quale il comune di Sorrento, ha messo in bilancio ben 481.000 euro per riprendere i lavori in pineta. Ma attenzione, dicono dal Wwf , questa fase è delicata. Per poter al meglio intervenire nella gestione di un bosco è necessario avere tutte le opportune conoscenze scientifiche e tecniche nelle varie materie: dalla botanica all'ecologia, dalle scienze forestali alla selvicoltura. Ed è per questo che Claudio D'Esposito, presidente del Wwf Terra del Tirreno tiene a precisare: "nel Leggere nel progetto a firma del dottor Savino Mastrullo, che "le opere programmate saranno precedute da interventi di decespugliamento ed eradicazione del sottobosco… e dalla sua messa in sicurezza" ci mette in allerta.
Iniziare col tagliare altri alberi e dichiarare di voler "eradicare il sottobosco" svela una scarsa sensibilità ambientale. Nel sottobosco, costituito da piante, felci, funghi, muschi e licheni, trova cibo e rifugio gran parte degli organismi viventi di tutta la pineta (insetti, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi). Inoltre nel sottile e precario strato di humus, che il sottobosco protegge dall'insolazione, c'è il "carburante" dell'intera biodiversità. La differenza tra un bosco e un parco urbano attrezzato, o un giardino di un albergo ben curato, sembrerebbe non affatto chiara a tecnici ed amministratori: Quindi attenzione! L'obiettivo comune che condividiamo è quello di restituire il sito della Pineta le Tore alla piena fruizione della popolazione locale e dei visitatori e ben venga la risistemazione della sentieristica e della segnaletica, uniti ad un serio rimboschimento. Ma la prima cosa da tener presente è il rispetto dei delicati equilibri, già in gran parte violati, dell'ecosistema naturale e dell'organismo vegetale nel quale si va ad operare, rappresentato da 12.000 residui esemplari di Pino marittimo (Pinus pinaster) piantati dall'uomo, filati verso il cielo e strettamente interconnessi l'uno all'altro: qualsiasi intervento verrà attuato sui singoli esemplari si ripercuoterà inevitabilmente anche su tutti gli altri! Siamo in presenza infatti non di singole piante, ma di un unicum che da mezzo secolo convive e si sostiene mutualmente.
Più avanzerà il fronte del "disboscamento" più si esporranno gli alberi superstiti alle avversità e ai rischi parassitari e strutturali condannando, nel tempo, ad una lenta moria grossa parte del bosco violentato.