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Gigli di Nola e Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane: a Belgrado il via alla mostra internazionale

8/3/2024 - Dopo le tappe di Bethlehem e Praga, ha preso il via oggi, nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura della capitale serba, la Mostra "Machines for Peace", una galleria espositiva relativa alle quattro macchine a spalla italiane che sono state insignite del prestigioso riconoscimento di patrimonio dell’Umanità UNESCO: i Gigli di Nola, la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, la Varia di Palmi e i Candelieri di Sassari. “In questo momento così delicato sul paino internazionale, portiamo all’attenzione del mondo delle macchine di pace e della parità di genere contro le macchine della guerra attive in varie parti del pianeta”

Una delegazione de “La Rete delle Grandi Macchine a Spalla italiane”, che comprende la Festa dei Gigli di Nola, la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, la Varia di Palmi, i Candelieri di Sassari -  Patrimonio dell'umanità UNESCO – ha partecipato quest’oggi all'inaugurazione della Mostra "Machines for Peace" che, dopo le tappe di Bethlehem e Praga, viene esposta presso l'Istituto Italiano di Cultura di Belgrado.

“L'evento inaugurato oggi nella capitale serba - afferma Patrizia Nardi, responsabile tecnico scientifico della Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane – declina, insieme al tema della Pace, che è il chiaro messaggio che le nostre Macchine portano nel mondo contro la tragedia urlata dalle macchine da guerra, l'importanza del rispetto della parità di genere, che sola può garantire la crescita armoniosa e pacifica dell'umanità. Pace e parità di genere sono importanti obiettivi per l'UNESCO, così come per l'Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo sostenibile”.

L’evento si svolge con il patrocinio del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, l’ambasciata d’Italia a Belgrado e la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco.

“Continua un percorso di emozioni e di messaggi dall’alto valore simbolico – sottolinea Francesco De Falco, presidente della Fondazione Festa dei Gigli – da parte delle nostre Feste. Dopo l’esperienza di Betlemme e di Praga, la Festa dei Gigli si dimostra, ancora una volta, il viatico di un potente messaggio di pace che trae fondamento nella sua capacità di unire da secoli intere comunità di generazione in generazione. La nostra festa eterna, frutto dello sforzo e del sacrificio comune, diviene un emblema di come i valori universali della fede e della tradizione debbano unire i popoli, non dividerli”.

“Si tratta di un’iniziativa che evidenzia lo straordinario valore delle nostre Feste – aggiunge Luca De Risi, presidente di Gramas - capaci di essere anche un importante messaggio di pace tra i popoli”.

“Ancora una volta la Festa dei Gigli – rileva Antonio D’Ascoli portavoce della comunità festiva – è protagonista, insieme alle Feste consorelle, di un evento a carattere internazionale. Quello della Rete è sempre più un modello virtuoso di valorizzazione dei patrimoni immateriali, grazie a comunità vive, intraprendenti, gelosi custodi delle proprie tradizioni ma al tempo stesso dalla grande capacità di condivisione”.