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Da domani Marco Bagnoli alla Certosa di Capri

27/4/2024 - Sarà inaugurata domani, sabato 27 aprile, alle ore 12, a Capri, presso la Certosa di San Giacomo, la mostra Locus Solus/Solis di Marco Bagnoli, a cura di Marina Guida e organizzata dallo Studio Trisorio, dalla galleria Giorgio Persano e dall’Atelier Marco Bagnoli, in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania, con il patrocinio della Città di Capri.

Il progetto, pensato specificamente per gli spazi d’impianto trecentesco della Chiesa, è un percorso espositivo in cui ogni installazione è posta in dialogo con l'architettura creando un'esperienza immersiva.

La mostra evoca il fuoco come cardine simbolico, pensato non solo come elemento distruttivo, ma soprattutto come motore di elevazione e trasformazione, elemento spirituale della consapevolezza e della conoscenza e via di accesso per una nuova dimensione percettiva. Elemento alchemico per eccellenza, il fuoco, che riscalda, arde, distrugge, ma al tempo stesso purifica, sospinge verso l’alto della dimensione celeste, trasmuta.

Il doppio titolo della mostra rimanda ad una duplice interpretazione: Locus Solus è ispirato all’omonimo romanzo di Raymond Russel, nella triplice accezione di "luogo solitario", "luogo singolare" o "luogo unico", Solis si riferisce invece ad un luogo di ricerca interiore e di illuminazione spirituale.

Attraverso opere suggestive che si fondono armoniosamente con l’essenza mistica del contesto architettonico, Marco Bagnoli propone allo spettatore un percorso che riporta alla mente la memoria della "Grotta oscura", oramai andata perduta, sulla quale fu edificata la Certosa di Capri, concepita fin dall’origine come luogo emblematico dell’introspezione e del raccoglimento interiore.

Biografia

Marco Bagnoli è fra i protagonisti del panorama artistico italiano fin dagli anni Settanta. Dopo una formazione in ambito scientifico, l’artista ha sviluppato una ricerca che si riallaccia al Rinascimento italiano, integrando nel suo lavoro la tradizione culturale filosofica e scientifica. Ha partecipato alla Biennale di Venezia (1982, 1986, 1997) e a Documenta, Kassel (1982, 1992), sperimentando complesse installazioni che coinvolgono l’ambiente con il concorso di molteplici mezzi espressivi, dal disegno alla pittura, dalla stampa alla scultura. Nel corso degli anni, attraverso i suoi viaggi, ha attinto suggestioni dalla cultura islamica, dalla poesia mistica del persiano Rumi, dal Sufismo, dalle dottrine dell’Induismo e del Tao, dalla filosofia Pitagorica. Nel 1995 il museo Luigi Pecci di Prato ha ospitato una sua mostra personale. Tra il 1994 e il 1995 ha realizzato l’altare della chiesa di S. Miniato al Monte a Firenze per volere dei Padri Benedettini. Nel 1996 ha realizzato una installazione per la mostra Accumulazioni 2 ideata da Rudi Fuchs nella sede di Zerynthia a Paliano. Nel 2017 ha aperto a Montelupo Fiorentino l’Atelier Marco Bagnoli, uno spazio multifunzionale che l’artista concepisce nel suo insieme come un’opera d’arte totale.